Papà: l'altra metà della mela!

Ho partorito due volte con parto naturale: il primo è durato 19 ore dalla rottura delle acque, di cui 12 piuttosto dolorose. Il secodo meno, 4 ore. Entrambe le volte il travaglio è cominciato di domenica quindi in tutte 2 le occasioni il mio compagno mi è stato accanto quasi costantemente... Insomma: al parto lui è stato presente e guai se non fosse stato così!

Ho appena letto in una rivista "da mamme" che alcuni papà si sentono in diritto di scegliere se entrare o meno in sala parto ad assistere la compagna che mette al mondo il proprio figlio... io non sono d'accordo!

Posso comprendere e accettare che un futuro papà non entri  per timore di svenire alla vista del sangue, questo sarebbe di disturbo per il personale ospedaliero più che un aiuto e un sostegno per la futura mamma già alle prese con dolori e spinte e so che ci sono alcuni padri (che possono essere semplicemente definiti "donatori di sperma" e già è un enorme complimento) che non saranno presenti al parto perchè la madre del loro figlio l'hanno già lasciata sola per tutta la gravidanza e non ci saranno nemmeno dopo... ma, accantonato queste particolari situazioni, non trovo altre giustificazioni plausibii!

Il papà intervistato nell'articolo in questione sostiene che entrare in sala parto non possa essere di vero aiuto, sebbene la moglie sia dell'opinione che la sua presenza sarebbe un grande sostegno.
Questo papà dice anche che, seppur vedere il proprio figlio nascere sia un'esperienza bellissima, non se la sente di vedere la propria compagna soffrire in quel modo...
Scusatemi tanto ma a me pare un discorso di puro egoismo! Allora sarà più di sostegno saperla soffrire da sola in mezzo a dei perfetti estranei senza poter tenere la mano a nessuno e senza poter scambiare sorrisi complici e lacrime di gioia con il proprio compagno!

Non trovo che sia un'opzione tra le quali possa scegliere, un futuro papà, quella di non essere presente alla nascita di suo figlio!
Ebbene sì, perchè il bimbo che sta per nascere non è stato concepito solo dalla madre! Lei dal canto suo non può scegliere se esserci o non esserci in quel momento, non può nemmeno scegliere se fare un parto naturale o un cesareo e, spesso, non esiste nemmeno l'opzione dell'epidurale per alleviare il dolore! La mamma deve portare il pancione, con tutti i pro e i contro, deve vivere il travaglio e il parto, il post parto, l'allattamento... e lui si prende il lusso di scegliere di non voler vedere la compagna soffrire?
No, mi dispiace! Io non sono d'accordo!

Con il mio compagno non è nemmeno sorto il dubbio che lui potesse non esserci in quel momento: è stato sottinteso dal momento del risultato positivo del test di gravidanza che lui ci fosse!
Io non avrei voluto nessun'altro! Nè mia madre, nè la sua, nè amiche o parenti vari... Io volevo solo lui, l'unico con cui ho un feeling e un'intimità tale da poter permettermi di far vedere mentre urlo, piango, parlo a sproposito... Non oso immaginare l'imbarazzo che avrei vissuto con qualsiasi altra persona al mio fianco, e lo sconforto non avendo nessuno.
Nel mio caso poi sono stata fortunatissima! Entrambe le volte lui è stato una presenza silenziosa e costante! Gli ho stritolato dita e braccio ma non ha fatto un fiato! Lo ringrazio e lo amo ancora di più per questo!
Quando i nostri figli sono nati entrambi eravamo li a piangere lacrime di gioia come è giusto e naturale che sia!

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