Una merenda trasformata in un porta-penne

Avete presente le confezioni di Grissini-Nutella-Estatè confezionate insieme in un unico snack?
Io non ho l'abitudine di acquistarle ma la nonna ne ha portate un paio dal supermercato e mi pareva davvero uno spreco non riutilizzarne il contenitore.

La confezione stessa richiama la forma di un portapenne multi-settore!
Infatti è sufficiente togliere del tutto le linguette che fanno da coperchio, estrarre la parte di plastica che contiene la bibita, tagliare su misura un pò di carta da regalo e incollarcela con della colla vinilica o con dello scotch e il gioco è fatto!



Ecco poi... ci sono studentesse 7enni che ci mettono penne, forbici e colla e 2enni che li usano come porta automobiline ma... ad ognuno il suo!!!


Colazione con i biscotti di cuoco Danilo

Ieri sera, dopo cena, io e Giorgia ci siamo messe in cucina con mattarello e stampini per "testare" una ricetta che abbiamo trovato sul sito della Melevisione, programma per bambini molto amato da tutta la nostra famiglia!
In realtà cercavamo la ricetta dei "biscotti a bacchetta di Fata Lina" ma probabilmente il sito non aveva ancora aggiornato l'ultima puntata vista in Tv e abbiamo optato per i "biscotti leprotti".


Cuoco Danilo ci ha elencato gli ingredienti, ci ha fatto vedere il procedimento in questo video e via!!!!




Non avevamo come stampini i leprotti e abbiamo fatto tartarughe e lune... non avevamo nemmeno le cose di zucchero colorate che abbiamo sostituito con del semplice zucchero di canna... il risultato è BUONERRIMO!!!





Questioni scolastiche...

Il primo giorno di asilo di Giò a.s. 2009-2010
E l'inserimento a me chi lo fa????

Se porti il bambino al nido o alla materna, la prima settimana è sicuramente dedicata a far abituare il bambino al nuovo ambiente, a fare amicizia con i coetanei e prendere confidenza con le maestre, oltre che ad abituarsi a stare lontano dalla mamma, con cui fino a quel momento ha passato tutto il suo tempo! Perfino alle scuole elementari ai bimbi della prima classe vengono riservati 3 giorni in cui ambientarsi... E noi?

Molliamo il "pacco" a delle perfette estranee sperando che lo squarcio al cuore che ci fanno provare quegli occhioni lacrimanti possa prima o poi guarire, non vediamo l'ora che le ore passino in fretta e vorremmo essere dei piccoli insetti per spiare cosa succede in quell'interminabile lasco di tempo in cui siamo lontane dal nostro cucciolo!

Poi passano i giorni e ci accorgiamo che i bambini si abituano in fretta alle nuove situazioni e come ci rimaniamo male quando senza colpo ferire ci danno un bacio fugace e corrono via... Siamo tra l'incudine e il martello perchè siamo orgogliose di vedere come stanno crescendo in fretta e come si avviano verso l'indipendenza, ma allo stesso tempo vorremmo poter fermare il tempo in modo da rimanere per sempre il centro delle loro necessità...

Mia figlia la settimana prossima inizierà la prima elementare (ribattezzata scuola primaria..). Ieri sera sono stata all'assemblea che le maestre hanno tenuto perchè ci conoscessimo un pochino e per informarci dei materiali occorrenti, degli orari e dei metodi e devo dire che in alcuni punti il nodo alla gola è stato duro da mandar giù! Dicono che le mamme in attesa sono più sensibili... bhè io non sono in attesa ma sono sensibile più di allora!!
Sentir parlare di voti, di... "li accompagnate al cancello e li lasciate a noi..." caspita è stato quasi più semplice l'inserimento all'asilo!! 

Eppure era appena ieri che con timore accarezzavo la tua manina per la prima volta... ora tenendoti per mano ti accompagnerò passo dopo passo...

E piango... -.-

E mercoledì deve ancora arrivare!!!!! XD

Dolcissimi ricordi

Arina di Lamon, Feltre, Belluno
Era il lontano 14 Giugno del 1918 il giorno che ti ha vista nascere in una piccola casa che guarda alla valle di Lamon...
Chissà se era una giornata di sole, se faceva caldo o se era una di quelle profumate giornate di fine primavera in cui si sente nella brezza il profumo dei fiori...
Chissà se la tua mamma Maria se lo sentiva che eri una bella femminuccia e se avrebbe mai immaginato che avresti fatto crescere una famiglia così numerosa...mi piacerebbe anche dire così unita ma sarebbe, purtroppo, una bugia...
Ti chiamò Teodolinda anche se nella tua vita tutti ti hanno conosciuta come Linda.

Non ti ho mai chiesto come hai vissuto la tua infanzia, com'erano la tua mamma e il tuo papà, non ti ho mai chiesto qual'era il tuo colore preferito e quale il fiore o la canzone.
Mi hai raccontato tante cose, sono sempre stata "avida" nel sentirti raccontare ma 94 anni sono tanto lunghi e molte cose sono sfuggite... poi sei sfuggita tu, non ricordavi più nulla e faticavi a riconoscerci.
La vita ti ha mangiata un pò alla volta, ha preso ogni giorno un pegno e non lo ha più restituito.
Non ricordo nemmeno quando ho mangiato l'ultima volta il tuo formaggio fritto con la polenta, non ricordo qual'è stato l'ultimo Natale passato davvero insieme nel pieno delle tue capacità... ma non è importante, hanno avuto tutti un valore inestimabile i momenti passati con te nonna!

So che la persona più importante per te è stato tuo marito, nonno Luigi: il tuo unico grande amore! Lo avevi conosciuto che eri ancora una bambina e il vostro amore ti ha portata ad essere una giovane mamma di 19 anni, sposa all'alba di un lontano 16 settembre in gran segreto per la presenza di un bel pancione da cui sarebbe nato lo zio Giacomo. L'anno dopo è nato anche lo zio Vittorio poi è arrivato il giorno in cui sarebbe dovuto nascere Luigi ma lui non ce l'ha fatta! Il nonno era in guerra e hai pregato il Signore perchè almeno uno dei due Luigi te lo lasciasse in vita. Poi ancora lo zio Antonio, lo zio Bruno, la zia Delfina, il mio papà e la zia Luciana.
Sette li hai cresciuti, tra mille vicessitudini, in anni di guerra tra povertà, carità e sacrifici. Gli hai insegnato l'amore per il tuo Signore, lo hai sempre pregato tanto anche se i preti non ti piacevano, hai insegnato loro l'educazione e l'umiltà, il rispetto per gli altri, il valore del lavoro, della famiglia, del calore umano...

Nei primi anni 60 hai preso tutto ciò che avevi e hai portato la tua famiglia lontano, a Montecchio Maggiore, dove c'erano prospettive di lavoro migliori che nel piccolo paesino Feltrino dov'eravate nati... ma le tue montagne le hai sempre rimpiante fino agli ultimi giorni, anche nell'incoscenza in cui la senilità ti aveva portato...
A Montecchio hai messo sù casa, sei riuscita a dare una casa ad ogni figlio maschio, una delle femmine si è sposata e la più piccola è rimasta con te. Lei non ha trovato marito, lei è stata la tua figlia "speciale".
Ti sei presa cura di loro, della zia Annamaria, hai cercato di dare spazio alle nuore e al genero. Hai amato noi 10 nipoti tutti allo stesso modo (ricordo che non potendoti permettere un regalo per ciascuno a Natale o ai compleanni, compravi un bel sacco di cioccolatini e li dividevi tra tutti).

Mi ricordo dei Natali di un tempo in cui ci ritrovavamo a casa tua: noi bambini giocavamo insieme e voi adulti mangiavate la polenta fredda con una fetta di formaggio o con i rimasugli del coniglio in umido, tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso, chiacchiere e risate!

Ti piaceva la cannella, la mettevi ovunque (questo l'ho preso da te!), eri convinta che un bicchierino di Fernet Branca alla menta caldo potesse far sparire qualsiasi tipo di dolor di stomaco, non amavi prendere le medicine e ti piaceva andare in bicicletta; la tua me la ricordo ancora! Rossa bordeaux con quei due "cosini" che spuntavano ai lati del portapacchi posteriore... non ho mai capito cos'erano e a cosa servissero!
Ti piaceva la tua cantina, amavi la tua serra nel sottoscala (l'amavo anch'io...), ti piaceva piantare i pomodori nell'orto e la zia Maria me li faceva sempre mangiare appena raccolti, che buoni!

Sei rimasta vedova a 70 anni e non oso immaginare quanto tu abbia sofferto di quella perdita!
Io avevo solo 10 anni e allora non ti osservavo molto... la mia attenzione era attirata dalla zia Maria, dalla sua vita a metà... provavo compassione e pena per lei e finchè è rimasta con noi tu sei rimasta un pò in ombra... solo dopo quel 10 aprile 1999 che se l'è portata via ti ho veramente vista! Solo da lì ho cominciato a capire che meravigliosa, forte, caparbia donna tu fossi! Purtroppo eri già una dolce vecchina di 80 anni suonati e mi è rimasto poco tempo per poterti osservare, per chiedere, per conoscerti davvero!

Ho appreso molte cose dalle tue esperienze nonna, mi hai insegnato che le cose importanti non si contano e non si pesano, che una persona vale per ciò che è e non per quello che sarebbe potuta essere... tu mi hai amata per quella che sono, per quella ragazzina ribelle e un pò problematica. Non mi hai mai negato un abbraccio o un bacio dato di cuore e questo per me ha significato, a volte, tutto. Forse non mi hai regalato ori, case, oggetti costosi o preziosi ma hai saputo costruire un giaciglio d'oro nel mio cuore, quello in cui ti porterò per sempre.

Mi mancherai nonna, mi mancherà il tuo "bellumat", la tua cucina, i tuoi abbracci, la tua voce e la tua espressione sorridente.

Il pomeriggio del 13 agosto 2012 ti ha vista esalare l'ultimo respiro... ho pregato tanto negli ultimi mesi che ciò accadesse... ti sarebbe stata risparmiata questa pagina dolorosa della vita se il cielo mi avesse ascoltata...

Nonna non ho mai desiderato tanto come in questi momenti che il paradiso esista, che tu possa riabbracciare il tuo Luigi... io so che la morte non ti faceva paura proprio perchè tanta era la voglia di riunirti a lui per sempre!

Buon viaggio nonna, non guarderò mai più il cielo e le stelle senza pensare a te, sarai per sempre in quel giaciglio dorato, finchè la mia mente sarà in grado e oltre... e un giorno magari in quel paradiso ci potremmo abbracciare di nuovo... quindi non è un addio ma un arrivederci... ti voglio bene!

Viburcol: per i dentini e non solo!

Uno dei problemi più sentiti dalla maggior parte delle mamme è quello legato alla dentizione del proprio bambino.
Ci sono in commercio varie proposte per alleviare il fastidio che un nuovo dente comporta: dai gel da spalmare sulla gengiva agli anelli da mordicchiare.

Oggi vi voglio parlare della soluzione che ho trovato io con il mio secondo figlio: il Viburcol!
Si tratta di supposte omeopatiche, prodotte da Heel, che si possono usare non solo per alleviare i fastidi legati alla dentizione ma anche per leggere otiti,  malesseri legati agli stati febbrili o disturbi gastrointestinali del lattante.
Si acquista in farmacia. (12 supposte si aggirano intorno ai 10€)

Prima di provare il Viburcol, lo ammetto, ero molto scettica a sentir parlare di omeopatia ma ho voluto provare su consiglio di una mamma amica, visto che le notti di mio figlio -e di tutta la famiglia...- erano diventate un continuo risveglio.
Devo dire che sono rimasta al quanto stupita nel vedere Marco addormentarsi tranquillamente e non svegliarsi se non per la poppata notturna! Da quella sera queste supposte non mancano più in casa e Marco è arrivato quasi a completa dentizione senza grossi problemi!

Componenti di una supposta:
Chamomilla D1 - belladonna D2 - dulcamara D4 - plantago mjor D3 ana 1,1 mg - pulsatilla D2 2,2 mg - calcium carbonicum hahnemanni D8 4,4 mg.

Posologia:
1 supposta più volte al giorno in fase acuta. Dopo il miglioramento 1 supposta 2-3 volte al giorno.
Nei neonati sino a sei mesi 1\2 supposta con identica posologia. 

Essendo un farmaco omeopatico non ha controindicazioni e può essere somministrato in concomitanza ad altri farmaci.
In ogni caso, prima di somministrarlo, consultate il vostro pediatra.

Festa della mamma: una settimana fa festeggiavo così!

13 maggio 2012 festa della mamma. La 6^ che festeggio e forse la più divertente tra tutte.

Il mese prossimo il mio gruppo su Facebook compie 2 anni. E' un gruppo di mamme e di aspiranti mamme: condividiamo i momenti della nostra vita, quelli belli e quelli meno, ci sosteniamo, ridiamo e piangiamo insieme, ci consigliamo e siamo diventate delle amiche indispensabili l'una per l'altra. Non siamo in molte e questo fa sì che l'ambiente sia "intimo"... non sempre piace far sapere ai più i fatti nostri quando si parla di problemi da donne e da mamme, soprattutto in un social network popolato di personaggi di tutti i tipi!

Sebbene questo bel gruppetto abbia subito cambiamenti e vi siano stati episodi poco piacevoli tra i membri, domenica scorsa alcune di noi si sono riunite a Desenzano del Garda, BS.
La voglia di conoscersi e dare un volto in carne ed ossa alle foto e alle innumerevoli chiacchierate in chat era davvero tanta e per quel che mi riguarda le aspettative non sono state assolutamente deluse!
Elena e Laura le conoscevo già di persona invece Anna, Cristina, Alessia e Valentina no ed è stato davvero un piacere! 

Purtroppo il meteo non si è schierato dalla nostra parte, il giorno prima c'erano 30 gradi nella mia città, domenica invece siamo dovuti partire con giacche e ombrello perchè diluviava e faceva freddo!
Dopo due ore d'auto siamo arrivati al "Centro Commerciale Le Vele", in realtà dovevamo passare la giornata al giardino botanico Bogodà ma abbiamo dovuto trovare una soluzione... alla fine siamo capitati bene e abbiamo occupato una zona del self-service. 

Dopo mezz'ora eravamo talmente ambientati che ci sembrava di essere al pranzo estivo della domenica in famiglia, con tanto di pasta fredda, insalata di riso, panini, bibite, palloncini e torta di complenno per il piccolo Giuseppe che ha soffiato sulla sua prima candelina e un bicchierino di prosecco per festeggiare tutte assieme!

E' stata stranissima la sensazione di conoscere queste donne e i loro figli senza averle mai "toccate" prima! Mai nella mia vita avrei pensato di poter abbracciare una persona a me estranea sapendo di abbracciare qualcuno che mi conosce così bene, a cui ho confidato segreti, condiviso dubbi e gioie... 
Ci sono state delle grandi assenti, purtroppo l'Italia è grande e attraversarla per un incontro di poche ore... è poco fattibile!

Ringrazio la rete per avermi regalato queste amiche che vanno ben al di là dello sterile rapporto virtuale, che sento vicine sebbene abitino a chilometri di distanza e di cui corro a leggere notizie ogni giorno con lo stesso entusiasmo di sempre!

Ora ovviamente stiamo organizzando il bis... E speriamo più avanti di organizzare un'incontro in un posto dove anche le ragazze che non sono del nord Italia possano partecipare.

Vi bacio tonne mie, non vedo l'ora di rivedervi e di conoscere anche qualcun'altra!!! 

Come riuscire a pubblicare velocemente su Facebook i video amatoriali.

Spesso succede di voler pubblicare su Facebook un video girato con la fotocamera o con il telefonino ma ci si ritrova a dover attendere il caricamento anche per 1 ora, anche se il video in questione dura 10 secondi.
Io ho rinunciato moltissime volte prima di scoprire "Windows Movie Maker".
Proverò a spiegarvi come fare a comprimere un video con questo programma (leggete le didascalie delle immagini e osservate le freccette), riducendo il tempo di caricamento in Facebook da 60 minuti a pochi secondi (leggermente a discapito della qualità purtroppo).

Cliccare su "Start" (in basso a sx del desktop) e aprire "Windows Movie Maker". (Cercandolo in" tutti i programmi" o digitandone il nome nel quadrattino dove compare la scritta "inizia ricerca");
Importare il video cliccando su "Importa file Multimediali"
Trascinare il video sulla barra in basso della "Sequenza Temporale"
Cliccare su "Pubblica in/Questo computer"

 
In questa pagina dovrete scegliere il nome da dare al video e dove lo volete salvare. Una volta fatto cliccate su "Pubblica" in basso a dx
 In questa pagina dovete scegliere l'opzione "Compressione" e andare avanti cliccando su "Pubblica"  





A questo punto non dovete far altro che attendere la compressione e la pubblicazione del video sul vostro Compiuter e chiudere il programma.
Ora potrete pubblicare il vostro video su Facebook o da qualsiasi altra parte in pochi secondi!

Assegno di maternità

Quando una donna lavora e diventa madre ha diritto ad un indennizzo di maternità elargito dall'Inps.
Quando invece una donna non lavora o comunque non ha i requisiti richiesti dall'Inps, può richiedere l'assegno di maternità al proprio Comune entro i 6 mesi dalla nascita del bambino.

Quando è nato Marco nel 2010, visto che prima della sua nascita non avevo maturato abbastanza ore di lavoro per richiedere quello statale, ho richiesto l'assegno di maternità al mio Comune di residenza e dopo un mese circa dalla richiesta ho ricevuto circa 1550€ pari a 5 mensilità da 310€.

La cicogna che scoprì che l’amore non scalda solo il cuore

Quando è nato Marco, nell'ottobre del 2010, tra i bellissimi regalini che mi e gli sono stati fatti c'era una tutina della Chicco accompagnata dal catalogo autunno-inverno 2010/2011 della Collezione Nursery di Chicco.

Un'idea davvero bellissima: quella di illustrare, con i vari capi di abbigliamento, una favola da leggere ai bambini.
La favola racconta di un bimbo, di una cicogna coraggiosa e di una famiglia speciale. Inutile dire che la favola è piaciuta tantissimo sia a me che a Giorgia (Marco è ancora piccolino..) e che il libretto-catalogo si è guadagnato un posto tra i libri di famiglia!

La cicogna che scoprì che l’amore non scalda solo il cuore
“C’era una volta un nido lontano lontano, così lontano che per quanto potessi avvicinarti non eri mai vicino abbastanza. In quel nido viveva la Regina delle Cicogne e solo pochissime altre cicogne, le più fidate, potevano entrare.

Quella sera, una sera d’inverno, nel nido si doveva prendere una decisione difficile. La famiglia che viveva nella Casetta in Cima al Mondo aveva chiesto un altro bambino.

Non sarebbe stato un problema per il Mondo delle Cicogne se non fosse che in quel momento tutte le cicogne del Reparto Speciale Consegne Impossibili erano fuori in missione. E nessuna delle cicogne presenti era in grado di affrontare un viaggio così lungo e pericoloso. Ma del resto nessuna delle cicogne presenti voleva lasciare quella famiglia senza il bambino.

Dopo ore di discussione la Regina delle Cicogne decise che c’era solo un modo di risolvere questo problemae spedì una Cicogna Viaggiatrice a chiamare Maestà, la Regina delle Aquile Reali. Chi meglio di lei avrebbe potuto aiutarle?

E così tra inchini e un grande sbattere di ali festoso nel nido lontano lontano arrivò Maestà. Le due regine si ritirarono per decidere il da farsi. Uscirono poco dopo, con un bel sorriso stampato sul becco. Maestà si offrì di accompagnare fin lassù chiunque si fosse proposto volontario per consegnare il bambino.

Si fece avanti Adelina, una cicogna minuta ma con occhi vispi e un cuore grande come le ali di un Albatros. Adelina prese il bambino con sé, salutò tutti e spiccò il volo insieme a Maestà.

Intanto nella Casetta in Cima al Mondo gli altri bambini sentivano che qualcosa di speciale stava per succedere e si davano il cambio alla finestra come sentinelle di guardia. Qualcuno sarebbe arrivato, il vento trasportava quel profumo fresco che hanno le novità. E il vento non mente mai.


Ci vollero nove mesi per arrivare sulla vetta di quella montagna così alta che a guardarla da sotto non si riusciva a vedere la fine. Arrivarono di notte, nevicava forte e non si vedeva ad un palmo dal naso. La famiglia, che aspettava il bambino, aveva sistemato fuori dalla porta due file di candele parallele.

A vederle dall’alto sembravano proprio una pista d’atterraggio. E così in quella notte di pieno inverno, mentre la neve come una coperta si stendeva sulla montagna, mentre il vento trasportava il freddo da una parte all’altra del mondo, mentre le stelle lassù nel cielo cercavano di scaldarsi stando vicine vicine, Adelina e Maestà toccarono finalmente terra.


La povera Adelina battè il becco per il freddo, era stravolta da quel viaggio che sembrava non finire mai. Anche Maestà era stanca, ma più abituata a quelle temperature fece un respiro, salutò Adelina avvolgendola con le sue ali calde e si rimise in volo verso casa.

Muovendosi contro quel freddo, la cicogna avanzava lentamente verso casa e quando arrivò a bussare alla porta aveva praticamente il becco congelato.

Le aprì una giovane donna, molto bella, con le guance rosse e i capelli biondi e grandi occhi abituati a guardare lontano. Aprì la porta e la prima cosa che fece fu quella di diventare di nuovo mamma. L’uomo la raggiunse sulla porta e diventò di nuovo papà. E la prima volta che presero in braccio il loro bambino erano così felici che decisero di chiamarlo Settimo Cielo. Aveva occhi blu come il più bello dei cieli belli e un sorriso bianco di panna montata e mani piccole ma piene di futuro.

A dispetto del freddo polare che c’era fuori, in casa c’era un calduccio che lasciò Adelina a becco aperto. Quando chiese alla mamma il segreto di quel tepore, la mamma le spiegò che quella Casetta in Cima al Mondo aveva dei riscaldamenti speciali, dei riscaldamenti alimentati ad Amore. “Ad Amore?” chiese stupita Adelina. “Sì ad Amore, e più Amore c’è in casa più fa caldo” Rispose la mamma. E da quando era arrivato Settimo Cielo in casa c’era più Amore che mai, e faceva caldo come non lo aveva mai fatto. La mamma prese poi un pezzo d’Amore da una cesta e lo mise nel camino, perchè in quella casa anche nel camino bruciava Amore. E anche le coperte e i vestiti, tutto era fatto d’Amore perchè, come scoprì quella sera Adelina, non c’è niente di più caldo dell’Amore nel mondo.

Adelina cominciò a guardare tutti i vestitini nuovi di Settimo Cielo e tra sorrisi e cinguettii, tra un “Ma è deliziooosoooo…” e un “Checcarinooo…” si dimenticò di tornare al nido.

Passarono le ore, passarono i minuti, passarono due famiglie di pupazzi di neve con i loro piccoli di ritorno da casa di amici e si fece ora di mettersi tutti a nanna.

Mamma, papà, bambini e cicogna si infilarono nei loro letti e lettini e arrivò la notte ad abbracciarli tutti. La notte diventò giorno, e il buio diventò luce, la colazione diventò un gioco come tutto quello che toccano i bambini. Anche Adelina giocò alla colazione, più stava in quella casa più voleva restarci. E invece più stava in quella casa più si faceva ora di andare.

Il pensiero di rimettersi al freddo e al gelo dopo aver provato il tepore dell’Amore non le piaceva per niente. E poi, a vedere tutti quei bei vestiti che riparavano così bene dal freddo provava una certa, piccola invidia. La mamma se ne accorse e così prese un filo d’Amore e uno di Gratitudine e li intrecciò insieme per farne una sciarpa per Adelina.

Con la sua sciarpa di Amore caldissimo Adelina ripartì verso casa. L’ultima cosa che vide fu la Casetta in Cima al Mondo che a guardarla da fuori non sembrava diversa da tante altre, ma lei che l’aveva vista da dentro sapeva che era una casetta speciale. 

Quando finalmente raggiunse il nido lontano lontano, la Regina delle Cicogne volle sapere tutto. Adelina rispose che non c’era molto da sapere, che l’unica cosa che c’è da sapere è che la vita senza l’Amore è gelata come una lunghissima notte d’inverno.

E mentre si allontanava tutti la videro che si stringeva nella sua sciarpa nuova.”

Fine 

Sanremo 2012

Il Festival non lo guardo più ormai da anni.
Amo la musica e la canzone italiana e purtroppo il Festival non rende merito alla varietà di cantanti di carattere e di talento dello stivale.

Troppo show, troppa attenzione al fattore "auditel" e troppo poco spazio dedicato alla vera protagonista: la musica!
E pensare che gli italiani da anni continuano a lamentersi proprio di questo: noi vogliamo più canzoni! Vogliamo svegliarci la mattina con una nuova canzoncina che ci solletica il padiglione auricolare e vogliamo avere una vasta scelta tra cui poter sbizzarrire i nostri gusti.

Invece ci svegliamo al mattino con la farfalla di Belen che svolazza ovunque... e questo la dice lunga sul Festival, sulla Rai e sull'Italia!

Oggi voglio dare un giudizio personale alle canzoni finaliste, dopo averle ascoltate un paio di volte...

Ha vinto Emma con la canzone "Non è l'inferno": tutto sommato un sound che non dispiace, una bella voce e un testo di attualità che non poteva passare inosservato in questi giorni di crisi, anche se personalmente non amo molto le canzoncine banal-populiste (come dice la mia amica Kikka azzeccando perfettamente la classificazione del tipo di canzone!). Non mi ha nemmeno molto convinta che non avesse ben presente chi fossero gli autori della sua canzone ma spero fosse solo un dejavù dovuto all'emozione!


Ho…..
dato la vita e il sangue per il mio paese
e mi ritrovo a non tirare a fine mese
in mano a Dio le sue preghiere

Ho….
giurato fede mentre diventavo padre
due guerre senza garanzia di ritornare
solo medaglie per l’onore

Se….
qualcuno sente queste semplici parole
parlo per tutte quelle povere persone che
ancora credono nel bene eee

Se…..
tu hai coscienza guidi e credi nel paese
dimmi cosa devo fare per pagarmi da mangiare
per pagarmi dove stare
dimmi che cosa devo fare

No questo no
non è l’inferno
ma non comprendo
com’è possibile pensare che sia più facile morire

Io no
No non lo pretendo
ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole

Ho….
pensato a questo invito non per compassione
ma per guardarla in faccia e farle assaporare
un po’ di vino e un poco da mangiare

Se….
sapesse che fatica ho fatto per parlare
con mio figlio che a 30 anni teme il sogno di sposarsi
e la natura di diventare padre

eeee
Se sapesse quanto è difficile il pensiero
che per un giorno di lavoro
c’è che ancora ha più diritti di chi ha creduto
nel paese del futuro

No questo no
non è l’inferno
ma non comprendo
com’è possibile pensare che sia più facile morire

Io No
non lo pretendo
ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole
Non rimangono parole eeee

naaaaa nanananana
Come è possibile pensare
che sia più facile morire

Io no
io non lo pretendo
ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole
Non rimangano parole
Non rimangano parole


Seconda classificata Arisa con la canzone "La notte": Ho un debole per questa ragazza, mi piace molto il suo talento e la sua voce pulita ma devo purtroppo ammettere che non è più la ragazza originale e unica di quando si è presentata al Festival con "Sincerità". Adoravo il suo stile retrò nel vestire, gli occhialoni e il rossetto rosso fuoco sulla pelle chiara, quelle scarpe a tacco largo e i suoi chiletti in più. Ora è una tra le tante, tacco 12, lenti a contatto, abiti alla moda e un be pò di chiletti in meno! Io credo che non abbia guadagnato nella trasformazione anche se la sua voce e il suo talento rimangono immutati! La canzone è carina e orecchiabile ma se devo dire la verità non la trovo molto diversa dalle altre che ha proposto in passato.


Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare
perché mi porto un dolore che sale che sale
Si ferma sulle ginocchia che tremano
e so perché
E non arresta la corsa lui non si vuole fermare
perché è un dolore che sale che sale e fa male
Ora è allo stomaco fegato vomito fingo ma c’è
E quando arriva la notte
e resto sola con me
La testa parte e va in giro
in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti
si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci l’amore continuerà

 Lo stomaco ha resistito anche se non vuol mangiare
Ma c’è il dolore che sale che sa e e fa male
Arriva al cuore lo vuole picchiare più forte di me

Prosegue nella sua corsa si prende quello che resta
Ed in un attimo esplode e mi scoppia la testa
Vorrebbe una risposta ma in fondo risposta non c’è

E sale e scende gli occhi il sole adesso dov’è
Mentre il dolore sul foglio è
seduto qui accanto a me
Che le parole nell’aria
sono parole a metà
Ma queste sono già scritte
e il tempo non passerà

Ma quando arriva la notte, la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro
in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti
si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci l’amore poi continuerà….aaa

Ma quando arriva la notte, la notte
e resto sola con me
La testa parte e va in giro
in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti
si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci
la vita poi… continuerà
continuerà
continuerà


Terza classificata Noemi con la canzone "Sono solo parole": prima del televoto che ha voluto vincitrice Emma, al top della classifica c'era proprio Noemi! A giudicare dai vari commenti, che corrono in rete pare proprio che la vera vincitrice sia lei! In effetti è una bella canzone d'amore, interpretata divinamente da una voce bellissima e scritta da un cantautore che io amo molto: Fabrizio Moro.



Avere l’impressione di restare sempre al punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io vivo
Questo è o non è
Amore
Cercare un equilibrio che svanisce ogni volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come vogliamo
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Sono solo parole le nostre
Sono solo parole
Sperare che domani arrivi in fretta e che svanisca ogni pensiero
Lasciare che lo scorrere del tempo renda tutto un po’ più chiaro
Perché la nostra vita in fondo non è nient’altro che
Un attimo eterno un attimo
Tra me
e te
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole parole eeeee
E ora penso che il tempo che ho passato con te
Ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole parole
Sono solo parole

Quarti classificati Gigi D'Alessio e Loredana Bertè con la canzone "Respirare": premetto che la simpatia, se non altro storica, che provo per Loredana, viene completamente rasa al suolo per l'antipatia naturale che provo per Gigi... detto questo mi ha dato l'impressione di essere una coppia "tattica" più che una coppia artistica... Comunque sia musicalmente parlando non è poi così male, si lascia ascoltare anche se, non mi spiego perchè, mi fa affiorare alla mente le sigle dei cartoon...


Fermati un momento
Dimmelo chi sei
Unica guerriera
Non ridi mai
Prova un po’ ad amare
E amati di più
Non è sempre uguale
Lui non c’è più
E’ un passato da bruciare
Torna ad essere di nuovo ancora tu 

Io non voglio amare
Solo libertà
Sono chiusa a chiave
e ci resterò
So di farmi male
Male non mi fa
Voglio stare sola
Così mi va
Non trovare più parole
Sono un muro che non crollerà 

Re…Re… respirare
Ad occhi chiusi
prova a farlo anche tu
La mia ragione
si farà sentire
E’ ciò che conta
Non c’è niente di più 

Ci sei ma non ci sei
Non cambio idea per davvero
Ragioni non ne hai
Prova a soffrire anche tu
Perché star male?
Bugiardi come la luna
Noi siamo ancora qua 

Sono maledetta
Questo sì lo so
Forse per vendetta
O forse no 

E’ solo una prigione
La tua falsa libertà
Apriti alla vita
Io sono qua 

Siamo sole e temporale
Sarò vento che il tuo fuoco accenderà.


Solo quinti in classifica, purtroppo, Pierdavide Carone e Lucio Dalla con la canzone "Nanì": una coppia artistica meravigliosa, interpretazione di un Pierdavide trasformato in uomo, un testo da autore d'elite e una melodia poetica: certamente la mia preferita in assoluto!



Nanì, Nanì, Nanì

Ti ho scovato dentro ad un sentiero
ma non sono stato mai sincero.
Nanì, Nanì, Nanì
Prima e dopo tanti come me,
a cercare il mondo che non c’è.
Nanì, Nanì, Nanì
Questo bosco ormai ha il tuo stesso odore,
Di una bocca senza il suo sapore.
Nanì, Nanì, Nanì
Venti euro di verginità,
quelli al padrone, la mia che resta qua.
Dimmi perché tu ami sempre gli altri e io amo solo te
Dimmi perché mi hai chiesto di andar via quando ti ho detto
“Vieni via con me”
Nanì, Nanì, Nanì
Piove ma non ti puoi riparare,
C’è un camionista da accontentare
Nanì, Nanì, Nanì
Anche lui è solo come noi
Siamo dentro a un mondo senza eroi
Dimmi perché tu ami sempre gli altri e io amo solo te
Dimmi perché mi hai chiesto di andar via quando ti ho detto
“Vieni via con me"
Potrei stare giorni ad annusare il tuo mestiere anche con me,
Potrai sposarmi anche se non mi amassi e capirei il perché
Dimmi perché tu ami sempre gli altri e io amo solo te
Dimmi perché mi hai chiesto di andar via quando ti ho detto
“Vieni via con me”
Vieni via con me,
Vieni via con me…


Sesta classificata Dolcenera con la canzone "Ci vediamo a casa": altra bella canzone d'amore ben interpretata da una brava cantante ma che non regala nulla in più di ciò che già è stato ascoltato in passato.



La chiamano realtà
Questo caos legale
Di dubbie opportunità,
Questa specie di libertà
Grande cattedrale
Ma che non vale un monolocale,
Un monolocale

Come sarebbe bello potersi dire
Che noi ci amiamo tanto,
Ma tanto da morire
E che qualunque cosa accada
Noi ci vediamo a casa

Voi e tutti i falsi eroi,
Verso il malaffare 

Vicino alla crudeltà  
Questa pseudo-eredità
Di forma culturale
Che da tempo non fa respirare,
Non fa respirare

Come sarebbe bello potersi dire
Che noi ci amiamo tanto,
Ma tanto da morire
E che qualunque cosa accada
Noi ci vediamo a casa
Come sarebbe bello potersi dire
Non vedo l’ora di vederti amore
Con una scusa o una sorpresa,
Fai presto e ci vediamo a casa

La chiamano realtà
Senza testimone
E di dubbia moralità,
Questa specie di libertà
Che non sa volare, volare, volare, volare

Come sarebbe bello potersi dire
Che noi ci amiamo tanto,
Ma tanto da morire
E che qualunque cosa accada
Noi ci vediamo a casa
Come sarebbe bello potersi dire
Non vedo l’ora di vederti amore
Con una scusa o una sorpresa,
fai presto e ci vediamo a casa


Premio della critica "Mia Martini" vinto da Samuele Bersani con la canzone "Un pallone": canzone di spessore sociale ma senza il banal populismo evidenziato nella canzone 1^ classificata. Come al suo solito Bersani va un pò tradotto oltre che ascoltato, cercando tra le righe i significati celati dalle parole.



Un pallone rubato
E’ dovuto passare
Dalla noia di un prato all’inglese
A un asfalto che Garibaldi a donare,
Dalle scarpe di Messi
Alle scarpe ignoranti,

A una rabbia calciata di che lo
Fa volare più in alto dei santi
Un pallone bloccato
Fra gli uccelli su un tetto
Finge di essere un uovo malato
In attesa soltanto di un colpo di becco
Per poter scivolare
E cadere dal bordo
Basterebbe una semplice pioggia però
Anche il cielo deve esser d’accordo
Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un contesto vigliacco che non si muove più
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Ci vuole molto coraggio a ricercare la felicità in un miraggio che presto svanirà
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Un pallone scappato
Sa rubare la scena
Alle ruote dei camion che in mezzo alla strada
Per caso lo sfiorano appena
Quando gli manca un metro
A una lunga discesa
Una scheggia di vetro lo ferma perché
E’ contraria alla libera impresa
Un pallone bucato
Non è più di nessuno
Anzi viene scansato da tutti i bambini
E lasciato a ingiallire nel fumo
Dei rifiuti bruciati
Sotti ai fuochi di agosto
Come se fosse giusto un destino così
Arrivando alla fine di un corso
Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un contesto vigliacco che non si muove più
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Ci vuole molto coraggio a rimanere qui in un ambiente malato in cui è sempre lunedì
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un contesto vigliacco che non si muove più
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Ci vuole molto coraggio a ricercare la felicità in un miraggio che presto svanirà
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso.


Nina Zilli con la canzone "Per sempre": Nina sarà la rappresentante italiana all'Eurovision Song Contest 2012, come comunicato da Morandi durante la serata finale del Festival. Questo le può fare onore sebbene la sua canzone non risulti in podio. Nina ha una voce che ricorda Mina e il suo stile un pò retrò fa di lei una cantante che può piacere o meno ma senza dubbio originale. Carina la canzone che non tradisce il suo stile, ma non ho amato molto l'interpretazione un pò troppo teatral-legnosa di Nina.




Se un giorno tu
Tornassi da me dicendo che
È stato un errore
Lasciarmi andare lontano lontano da te
Se un giorno tu
Parlassi di me
Dicendo che
Sono il tuo rimpianto e non riesci a dormire
Allora ti direi
Stavolta sarebbe per sempre
Non importerebbe niente se
Le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta sia per sempre
Perché l'orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi
Torna la fame
Se un giorno tu
Sentissi che c'è qualcosa che
Non ti sai spiegare non ti lascia andare
Non chiedere a me
Neghi la verità
Ora che non ti serve piangere
Puoi lasciarti cadere
Dimenticare non basterà
Ma illudimi che sia per sempre
Non importerebbe niente se
Le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stasera non cedo a niente
Perché se perdo in amore perdo te
Che accendi il mondo per un istante e poi
Va via la luce
E so che è stupido pensarti diverso
Da ciò che sei realmente
Di quello che ho dato non ho avuto indietro
Neanche quel minimo
Per cui valga la pena di star male
Mentre affoghi nei tuoi errori
E cerco di capire l'irrefrenabile
Bisogno di cercare amore
In quel terreno che è fertile neanche a
Morire
E invece di morire ho imparato a respirare
Per sempre uh yeah
Le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta non dirò niente
Perché l'orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi
Torna la fame.


Tra i finalisti Eugenio Finardi con la canzone "E tu lo chiami Dio": canzone impegnata di un grande cantautore della musica italiana. Mi è piaciuta molto, peccato che non è la classica canzonetta da Sanremo e quindi non apprezzata come avrebbe dovuto essere.




Vorrei volare ma non posso,
E resto fermo qua
Su questo piano che si chiama Terra
Ma la Terra si ferma
Appena io mi rendo conto
Di avere perso la metà del tempo
E quello che mi resta è di trovare un senso
Ma tu, sembri ridere di me,
Sembri ridere di me

E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te
Ma conosco l’amore
Io, io che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore..

Vorrei volare ma non posso
e spingermi più in là
Adesso che si fa silenzio attorno
Ma il silenzio mi parla
Devo combattere con le mie lacrime,
mica con una poesia
E non c’è ordine nei letti d’ospedale
In una fotografia rivedo
dritta sulle spalle la mia figura..

E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te
E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te
Ma conosco l’amore
Io, che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore.
E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Io, io sono come te



e Francesco Renga con la canzone "La tua bellezza": su questa canzone devo dire di esseremi fatta dei pregiudizi errati; la credevo la solita melensa canzoncina noiosa tipica del Francesco Renga post Timoria... invece mi ricredo! Tutto sommato non è così male, una dichiarazione d'amore cantata da una voce meravigliosa!
 



Mentre aspetto che tutto finisca
E ti guardo perché sei perfetta
Sei la cosa che più mi spaventa
Mentre togli il vestito di fretta
Non rimane che la meraviglia
Che la tua pelle nuda risveglia
Sto precipitando amore mio
Come la pioggia sul tuo viso
Come il cielo quando crolla all’improvviso
Se la tua bellezza è
Furiosa e nobile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Se la tua bellezza è
La tua bellezza è …
Mentre giri sull’ultima giostra
Come sopra due metri di onda
Ogni mio desiderio si incendia
Stanno rotolando amore mio
Queste stagioni
Come sassi in un torrente
Come fanno i nostri sogni
Se la tua bellezza è
Furiosa e nobile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Se la tua bellezza è
La tua bellezza
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Domani è un giorno lontano
Ora che per l’unica volta ci amiamo
E’ per me
La tua bellezza
La tua bellezza
Se la tua bellezza è
Furiosa e fragile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Se la tua bellezza è
La tua bellezza è


Vincitore della categoria Nuove Proposte Alessandro Casillo con la canzone "E' vero (che ci sei)": giovane già piuttosto famoso grazie al programma presentato da Gerry Scotti Io Canto, parte un pò avantaggiato proprio per questa sua popolarità (non avendo seguito Io Canto io non sapevo nemmeno chi fosse...) che lo porta a vincere la sezione dei Giovani. A me non è piaciuta moltissimo nè la canzone nè l'interpretazione... avrei preferito vincesse Marco Guazzone con la canzone "Guasto".



Perché
ho scritto una risposta per me, per te
vorrei
ma ho scelto di aspettare
vorrei qualcosa, vorrei
un giorno per star con te, per come sei
qualcosa di vero che proteggerei
che poi
non parlo mai abbastanza,
però ripeto, però
qualcosa di vero c’è ma non si sente
qualcosa che sembri tu nella mia mente
dentro il cuore che batte più forte
quando stai con me
quando il mondo mi sembra più bello
inizia ad essere
perché è vero, è vero che ci sei
se ci sei
perché è vero, è vero che ci sei
vorrei
e accorcio le distanze
potrei
non dirle mai che cerco qualcosa in più
da non pretendere
e sento qualcosa che non so nascondere
dentro il cuore che batte più forte
quando sto con te
quando il mondo mi sembra più bello
inizia ad essere
perché è vero, è vero che ci sei
perché è vero, è vero che ci sei
perché per te
ho scelto qualcosa in più da vivere
perché per noi
c’è sempre qualcosa che diventerei
dentro il cuore che batte più forte
quando sto con te
quando il mondo mi sembra più bello
inizia ad essere
perché è vero, è vero che ci sei
se ci sei


Le mie opinioni personali lasciano il tempo che trovano; ora starà alle radio e alla vendita dei dischi decretare il vero vincitore!
Se non si era capito io tifo per "Nanì"!