Quando avevo sette anni i miei genitori decisero di costruire una bella casetta tutta per noi e di trasferirci in un paese vicino a quello dove abitavamo prima.
Per poterlo fare c'era bisogno di tanti soldini e mia madre rientrò al lavoro per otto ore al giorno, lasciandomi con la nonna materna.
Per me fu un trauma! Forse la prima vera spaccatura emotiva e sentimentale tra me e mia madre.
Prima di allora aveva sempre lavorato nelle ore in cui ero a scuola o all'asilo e quando tornavo a casa lei era li ad aiutarmi a fare i compiti e a prepararmi la merenda.
Ricordo che quando se ne andava al lavoro io cominciavo a piangere, scappavo nella cameretta che nonna aveva preparato appositamente per me, guardavo la foto di noi due insieme e continuavo a piangere disperata.
Questo trauma da distacco mi fece guadagnare qualche seduta dallo psicologo. Dopo aver disegnato qualche famiglia di animaleti e giocato con i giochini presenti nello studio del dottore, il problema "pianto" cessò, ma la frattura tra me e mia madre non si risaldò più.
Credo che fu allora che io decisi di essere una madre diversa: io non lavorerò fino a quando i miei figli avranno bisogno della mia presenza! E' la mia difficilissima ma ponderatissima scelta e dopo quasi 6 anni di maternità sono ancora convinta ce sia la scelta migliore.
Giorgia è arrivata in un periodo in cui la mia professione andava piuttosto bene. Avevo frequentato la scuola alberghiera con buoni risultati professionali, e dopo aver lavorato in vari alberghi e ristoranti decisi di aprire un piccolo bar.
Dopo tre anni dall'inaugurazione rimasi incinta. Il bar era una ditta individuale e, grazie alla legge Italiana, ciò significava che nessuno al posto mio poteva lavorarci! Il mio primo pensiero fu quello di vendere il bar. E fu così.
Mi si sono rotte le acque nel bel mezzo dell'inventario che stavo facendo con il mio compagno due giorni prima dell'appuntamento dal notaio per la vendita. Quindi ho lavorato fino all'ultimo giorno! La maternità che mi pagò l'Inps furono ben 250 euro al mese per i canonici 5 mesi... se avessi tenuto il bar, con quelli avrei dovuto mantenere me e la bambina e pagato qualcuno che mi sostituisse sul lavoro... Niente di più impossibile! Per non parlare del fatto che sarei dovuta rientrare al lavoro dopo pochissimi mesi dalla nascita di Giorgia...per me era un concetto inconcepibile!
Con la nascita di Giorgia la mia professione cambiò da libera professionista a mamma full-time.
I sacrifici che si devono affrontare con un solo stipendio in casa sono innumerevoli e di certo la crisi degli ultimi anni non ci ha aiutati, ma l'essenziale per vivere dignitosamente c'è sempre.
Per come vedo la vita io, l'essenziale sonoi miei figli! Nient'altro nella mia vita mi ha fatta sentire realizzata come donna, orgogliosa e sicura di me stessa come da quando sono madre!
Veder crescere i miei bambini giorno dopo giorno, essere la prima testimone dei loro successi e dei loro progressi, sentire la loro prima parola e vedere il loro primo passo non ha paragoni economici.
Posso benissimo rinunciare al pantalone firmato e alla scarpa che va di moda quest'anno se il prezzo da pagare è condividere la vita con i miei figli.
Certo la mia professione mi manca! Mi piaceva il lavoro che facevo e, prima che arrivasse Marco, ho anche provato a rientrare nel mondo del lavoro cercando un part-time che mi permettesse di portare un pò di soldini a casa potendo comunque passare il tempo con Giorgia. L'unica cosa che son riuscita a trovare è stato il call-center con contratto a progetto. Io sono una persona accomodante di natura e me lo son fatta andare bene, ma a tratti può essere umiliante e frustrante fare un lavoro che senti essere un ripiego!
Ad ogni modo adesso c'è Marco, e finchè non inizierà a frequentare la scuola materna rimarrà con me esattamente come ha fatto Giorgia.
Oggi giorno sembra quasi che le mamme casalinghe siano delle donne a metà:
Personalmente non mi sento meno donna delle altre, non mi sento una madre irresponsabile perchè non porto a casa soldi che potrebbero farci comprare quei benedetti pantaloni di marca e le scarpe che van di moda!
Non credo che essere mamme in un modo invece che in un'altro sia migliore o peggiore! Credo che ogni donna viva la maternità, la carriera professionale e la vita in modo differente e, come per me dedicarmi completamente ai miei figli è la scelta migliore e la mia maggior realizzazione, per altre potrebbe essere altrettanto importante pensare al poprio futuro sperando che torni d'utilità anche ai figli!
3 commenti:
concordo in pieno con tutto... e vorrei poter stare ank'io con Bryan fino a quando andrà alla scuola materna... ma ciò n è possibile... vogliamo darci una sistemata e un PART-TIME mi tocca trovarlo anke se vorrei... io pure ho fatto quasi il tuo stesso percorso solo ke n avevo aperto bar... ma è sempre stato il mio sogno avere un bar mio... ma col senno di poi meglio così... pure noi n ci possiamo permettere vestiti firmati... anzi è una gran fortuna arrivare a fine mese in 4 con un massimo di 1000€... e x ora n abbiamo bollette e affitto... ma da marzo avremo tutto... xk andiamo via da dove siamo ora... e se io n vado a lavorare la vedo dura... ma cmq sia farò part-time in modo ke al pome riesco a stare coi miei pupetti anke xk chry la mattina è all'asilo... =) Manu
ANKE SE NON VORREI* Manu
Anche a me piacerebbe trovare un part time che mi permettesse di portare a casa qualche soldino in più! Economicamente siamo sulla stessa barca! Però il piccolo lo dovrei mettere al nido perchè non ho nessuno che me lo potrebbe tenere e(a parte il fatto che io non mi fido a lasciare un bimbo che non sa dire nemmeno una parola in sua difesa a dei perfetti sconosciuti) mi costerebbe dai 270€ in su quello comunale! L'ultimo lavoro che ho fatto di un part-time mi davano 300-350€ al mese... Non ne vale veramente la pena!!! Forse se potessi alternarmi con il papà potrei prenderlo in considerazione, ma visto che non è possibile... continuo per la mia strada fino alla scuola materna! Baci
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