Allattamento: al più delle mamme questo termine evoca emozioni positive: ricorda quanto è bello sentirsi tutt'uno con il proprio bimbo, sentirsi così uniche e indispensabili per quella piccola creatura.
Se vissuto in modo sereno è uno dei momenti più appaganti nella vita di una donna diventata mamma.
Non sempre, purtroppo, le cose vanno come dovrebbero andare e l'allattamento può diventare un vero e proprio incubo!
Partiamo dal presupposto che nei reparti di ostetricia le puericultici dovrebbero aiutare le neo mamme a iniziare con il piede giusto. Dare alla mamma la possibilità di attaccare al seno il piccolo subito dopo il parto, in modo da risvegliare il suo naturale istinto di suzione, aumenta le probabilità che l'allattamento si avvii nel modo corretto: prima ciò avviene, maggiori saranno le probabilità!
Inoltre le puericultrici dovrebbero correggere il modo in cui si attacca al seno il bebè, mettere a conoscenza delle varie posizioni che si possono assumere durante la poppata, consigliare sulla dieta ideale e sfatare tutte quelle dicerie sull'argomento "allattamento" che servono solamente a mettere confusione tra le idee -già confuse- di una neo-mamma.
Ad esempio che non si possono mangiare alimenti come aglio e cipolla perchè rende di cattivo gusto il latte e il bambino non lo vorrebbe; In realtà se la mamma durante la gravidanza ha consumato questi alimenti (o altri alimenti particolarmente speziati o dal gusto forte) il bebè sarà già abituato al gusto e quindi non ci sarà nessun riscontro negativo per l'allattamento.
Meglio piuttosto dedicarsi ad un'alimentazione sana ed equilibrata che possa apportare al latte in produzione tutti i nutrienti di cui il bebè necessita per crescere. Si può mangiare di tutto, preferendo, dove possibile, prodotti biologici o, in ogni caso, evitare quelli ricchi di conservanti e coloranti.
Le chilocalorie che deve assumere la mamma che allatta devono essere circa 500 in più della normale dieta: sì quindi a qualche peccato di gola ma se si riesce a non esagerare, l'allattamento può essere un'ottimo aiuto naturale per smaltire i chili presi in gravidanza.
Una raccomandazione molto importante è quella di bere molto, soprattutto acqua e spremute di frutta, comunque bere circa 1 litro al giorno in più di quello che siamo abituate nella normalità!
In questo ci aiuta anche il nostro corpo facendoci avvisare la sete, soprattutto nei primi mesi, ogni volta che i bambini iniziano la poppata.
Altro punto importante da chiarire sono i tempi: come in tutti gli aspetti della crescita di un bebè, ogniuno ha i suoi modi e i suoi tempi!
Alcuni vorranno stare sempre attaccati al seno con brevi intervalli tra una poppata e l'altra, altri addirittura si addormenteranno durante la poppata; ad altri invece saranno sufficenti poppate ogni 3 ore.
Non esiste una vera e propria regola valida per tutti!
Durante il suo primo mese di vita, sarà il bebè stesso a “detterare le regole” a questo proposito!
E' importante sapere che la produzione di latte si adegua alla richiesta: più un bebè si attaccherà al seno più latte verrà prodotto. Proprio per questo motivo l'allattamento “a richiesta” è altro importante fattore per allattare con successo.
Purtroppo si sente sempre più spesso di mamme che rinunciano all'allattamento materno favorendo l'allattamento con latte artificiale, spesso mal consigliate dallo stesso personale ospedaliero.
Mamme: sappiate che l'agalattia, ovvero la mancanza di latte, è molto rara!
Quindi vi consiglio di munirvi di pazienza e determinazione e proporre il seno al bimbo ogni qualvolta lo richieda! Se arrivate a casa e il bambino, nonostante voi lo attacchiare al seno, continua a piangere e cominciate a credere di non avere latte a sufficenza, potrebbe essere che non sia ancora arrivata la montata lattea (dovrebbe arrivare tra i 3 e i 5 giorni dal parto) e in quel caso dargi una piccola, sporadica aggiunta di latte artificiale non sarà la fine del mondo. Verificate sempre che il bebè non pianga per altri motivi come: pannolino sporco, caldo-freddo, sonno o bisogno di contatto e coccole: chissà perchè quando un bebè piange si pensa sempre che sia fame! Non è sempre così! (leggi anche: "a casa dopo il parto").
Altri motivi che possono far decidere la sospensione dell'allattamento sono dolorosi problemi quali ragadi e mastiti: le ragadi, per quanto dolorose, tendono a guarire in breve tempo, per alleviare il dolore si possono usare degli oli creati appositamente per ammorbidire la delicata pelle del capezzolo ed essere compatibili con l'allattamento.
La mastite è un pò più problematica da risolvere: spesso, quando accade un ingorgo mammario, il dolore che provoca rende molto difficile l'attaccare al seno il piccolo anche se effettivamente estrarre il latte è l'unico modo per risolvere il problema quindi sarebbe opportuno attaccare al seno il bimbo ancora più spesso, oppure tirare il latte con un tiralatte.
Per avere informazioni sull'allattamento esiste la lega del latte: associazione che promuove l'allattamento materno e mette a disposizione delle consulenti sempre disponibili a risolvere qualsiasi problema, dubbio o perplessità legati a questo argomento.
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