Mancano 15 giorni a Natale e anche quest'anno, come vuole la tradizione, l'8 di dicembre abbiamo addobbato casa in onore della festa tanto attesa: albero di Natale ad altezza di sicurezza (fuori dalla portata di Marco che ha fatto strage di palline nel giro di un paio d'ore) e Presepio invaso da pecorelle, maiali, cigni, oche e fornito anche di un bel laghetto. Ovviamente il grande protagonista deve ancora essere sistemato al posto d'onore, succederà solo passata la 1/2 notte del 24 dicembre: la vigilia del Natale! In fondo il bello sta proprio lì, nell'attesa!
Incredibile a dirsi ma, questa giornata particolarmente laboriosa, ha acceso in me lo spirito natalizio che credevo perduto...
La mia famiglia di origine è molto credente. Il Natale è una vera tradizione; è una di quelle cose che si fanno perchè così si tramandano da sempre: l'8 di dicembre si mettono gli addobbi, la sera della vigilia ci si reca in chiesa per la S. Messa e si colloca il Bambin Gesù nel Presepio tra Maria e Giuseppe, la mattina di Natale si scartano i regali portati da Babbo Natale, pranzo dai miei nonni materni con scambio di regali e auguri e il 6 gennaio, giorno dell'epifania, si tolgono gli addobbi.
Ma io non faccio parte del gregge... non potevo certo essere convenzionale almeno in questo!
No, perchè il mio compagno è ateo! I suoi genitori, essendo uno Cristiano Cattolico e l'altro Ortodosso, hanno deciso che quando lui sarebbe stato in grado di scegliere avrebbe scelto autonomamente di quale Fede si sarebbe alimentato il suo spirito... e lui ha scelto la via della scienza! Ateo per scelta e convinzione.
Io invece credo. Non nella Chiesa Cattolica bensì in un Creatore e credo che non stia a me stabilire in che forma e modo debba essere definito... nè sono sicura di volerlo sapere, perchè essendo costantemente a confronto con le ideologie di un ateo, non è poi così facile continuare a credere!
Credente o meno amo le tradizioni... e la più sentita tra tutte è proprio la più religiosa di tutte: il Natale! E visto che sono una persona a cui piacciono le cose fatte per benino, il Presepio era d'obbligo!
In fondo io voglio che i miei figli crescano con le tradizioni con cui sono cresciuta io, non voglio privarli di questa parte di "sapere";
Giorgia a scuola frequenta educazione religiosa e continuerà a farlo finchè lo vorrà lei! Lo stesso farà Marco e se un giorno dovranno optare per una scelta la faranno consapevolmente.
Io per prima insegnerò loro i concetti basilari delle altre grandi religioni (con Giorgia ho già iniziato) e il papà spiegherà loro quali sono invece le motivazioni che lo spingono a non credere... e ragionando con la loro testolina (li ho dotati di cervello pensante) sceglieranno a quale entità cosmica affidare la loro anima!
Per il momento regalo a loro e a me stessa il calore che porta questa festa nei cuori: la gioia di trovare i regali, i biscotti mangiucchiati e il bicchiere di latte bevuto per metà la mattina di Natale, il brivido di svegliarsi la notte e volersi riaddormentare subito per non rischiare che Babbo Natale ci senta svegli...
In fondo Babbo Natale non è una figura religiosa... invece per Gesù Bambino... è tutta un'altra storia: un bellissimo racconto da leggere nelle sere che precedono la festa, un bagaglio di conoscenza e una chiave di lettura per capire gli uomini!
Nessun commento:
Posta un commento